domenica 27 aprile 2008

Daring Bakers April Challenge

cheesecake pops

Nemmeno io ho resistito: da questo mese dovrei far parte - ehm, corso permettendo - della folta schiera di persone in tutto il mondo che ogni mese impastano, mescolano, infornano e si divertono: i famigerati Daring Bakers! Come forse immaginate, questo è un periodo un pó incasinato: sono da poco a Roma, non ho ancora una stanza e quel che è peggio in questo senso non ho la mia cucina ed i miei attrezzi, perció sarebbe stato impossibile 'produrre' in questi giorni. Allora come rimediare? Mi sono organizzata con un pó di anticipo, neanche tanto in veritá, se si pensa che ho fotografato la ricetta nel bel mezzo dei preparativi della mia partenza...ma per il blog si fa questo ed altro :)
Le 'sfide' mensili funzionano cosí: a turno, un componente del gruppo si incarica di scegliere una ricetta che tutti dovranno eseguire senza variazioni, se non quelle di volta in volta previste e 'permesse'. Per Aprile, Elle e Deborah hanno pensato a questi lecca-lecca di cheesecake, preparato in forno col metodo del bagnomaria, che consente di avere un dolce chiaro, senza crosticina dorata. Il concetto quindi è: classico e giocoso allo stesso tempo :o) Spazio alla ricetta!

per circa 15 lecca-lecca:
formaggio fresco tipo philadelphia gr 600 scarsi
zucchero gr 130
farina gr 10
sale 1 pizzico
tuorli 2
uova 2
estratto puro di vaniglia 1 cucchiaio
vaniglia 1/2 stecca
panna gr 30
cioccolato bianco gr 200 circa
decorazioni a piacere

Scaldare il forno a 160 gradi e bollire dell'acqua in una pentola. Battere insieme in una ciotola formaggio, zucchero, farina, sale. Aggiungere le uova ed i tuorli una alla volta, incorporando bene dopo ogni aggiunta, poi unire panna,estratto di vaniglia piú i semini ricavati dalla stecca.
Ungere una teglia - io ho usato uno stampo da plumcake - versarvi il composto e posizionarlo in uno stampo piú grande, da riempire con l'acqua prima scaldata fino a metá altezza. Cuocere al centro del forno per un'ora circa, poi rimuovere dal bagnomaria, lasciar intiepidire e raffreddare in frigo anche fino al giorno dopo. Successivamente, ricavare palline di cheesecake con un cucchiaio o l'attrezzo per servire il gelato e deporle su un vassoio rivestito di carta forno. Inserire in ogni pallina uno stecco da lecca lecca e passare in freezer un'ora almeno.
Sciogliere il ciocco bianco a bagnomaria, passarvi velocemente i lecca lecca di cheesecake, uno ad uno, cercando di rivestirli completamente, poi rotolarli nella decorazione scelta, che puó essere biscotto da cheesecake pestato grossolanamente, frutta secca, o come nel mio caso, caramelle colorate comprate a Milano l'ultima volta che ci sono stata :).

sabato 19 aprile 2008

Diritti d'autore

GR


Sono quelli che qualcuno potrebbe chiedermi per questa foto scattata ieri. Speriamo di no! ;)
L'obiettivo è fare un annuncio: da lunedi saró a Roma, alla CdG - acronimo di Cittá del Gusto - per un corso, IL corso di cucina professionale. La mia proverbiale riservatezza tinta di scaramanzia non poteva in alcun modo impedirmi di condividere questa meganovitá, del resto agli amici le cose vanno raccontate giusto? :) Non mi pare vero, è un sogno che diventa realtá. La valigia è ancora vuota ma la mia rituale lista-delle-cose-assolutamente-da-ricordare non solo è pronta ma è pure troppo lunga come al solito. Madrid, a presto!

giovedì 17 aprile 2008

Tartare di fragole e mango

tartare mango e fragole

Sulla falsariga dell'ultima idea postata, un dessert - ma anche cena o quello che vi pare - fresco, leggero, col profumo della menta e dell'acqua di fiori d'arancio. È rapido da fare ed esteticamente gradevole...cosa chiedergli di piú?
L'unica difficoltá della ricetta è rappresentata dal momento magico in cui incrociando le dita e facendo gli scongiuri del caso, si deve sformare la tartare sul piatto. Nel mio caso, la forma ha resistito perfetta giusto il tempo di riuscire a fare qualche scatto ;). Se avete qualche trucchetto fatevi avanti! :)

per due

fragole gr 300
mango maturo 1
acqua di fiori d'arancio 2 cucchiaini (o + a seconda dei gusti)
zucchero 1 cucchiaio raso
menta fresca 1 ciuffo

Mondare le fragole e sbucciare il mango. Ridurre entrambi a tocchetti in una ciotola, aggiungervi l'acqua di fiori d'arancio, lo zucchero e la menta tagliuzzata con le mani. Mescolare e passare in due cerchi di metallo direttamente nei piatti di portata, premendo molto delicatamente per cercare di compattare un pó la frutta. Eliminare i cerchi delicatamente.

martedì 15 aprile 2008

Il lassi di mango

lassi di mango

Con la primavera a me generalmente viene voglia di 'purificarmi', di bere di piú, e non necessariamente acqua. Il lassi è una bevanda a base di yogurt molto conosciuta in India, leggera e rinfrescante che ben si sposa con la gastronomia ultrapiccante di laggiú. Nella mia versione ho aggiunto una grattugiatina leggera di zenzero fresco, che dà una nota piccantina e fa benissimo.
Per lo yogurt io direi scegliete voi: magro o naturale, l'importante è che sia bianco e abbastanza denso. Solo, vi prego! Evitate i vari vitasnella & affini addizionati di aspartame, anche perchè se il mango è maturo non serve lo zucchero :)

per uno:
yogurt bianco 1 vasetto
latte fresco 1/2 bicchiere
mango maturo 1/2
zenzero fresco 1 pezzetto

Frullare brevemente, aggiungere lo zenzero grattugiato e passare in frigo. Pronto per farvi sentire bene!

domenica 13 aprile 2008

Le ciambelline al vino

ciambelline al vino

Un pó pugliesi e un pó laziali, visto che mi sono ispirata in gran parte alla ricetta di Adriano ma poi quando mi sono vista in panne perchè l'impasto non si comportava come avrebbe dovuto ho chiesto consiglio alla mamma :)
Dunque, dalle mie parti questi biscotti si trovano in qualsiasi panetteria. Diverso è dire che la versione commerciale venga apprezzata da tutti, poichè da noi il rispetto e l'amore per le cose fatte con le proprie mani è innato. Ora, suppongo che un ragionamento simile possa essere traslato nel laziale, dove la ricetta prevede l'aggiunta di semi di anice che in effetti io ho utilizzato, ma polverizzati e impastati col resto degli ingredienti. Il risultato è croccante come piace a me, e con questa forma bella florida e cicciotta che invita all'assaggio:) Buone-buone se accompagnate con latte fresco bianco.

farina gr 400
fecola di patate gr 50
farina di riso gr 50
zucchero semolato gr 120
olio evo gr 25
olio di semi gr 75
vino bianco gr 100 circa
ammoniaca per dolci 1 cucchiaino da caffè
sale
zucchero semolato per lo spolvero
anice in polvere 2 cucchiaini

Setacciare le farine. Disporle in una ciotola ed aggiungere i 120 gr di zucchero e gli altri ingredienti. Scaldare il vino bianco ed impastare con quello, aggiungendo eventualmente acqua calda poco alla volta se la pasta risultasse difficile da mettere insieme. Avvolgere in pellicola trasparente e mettere in frigo per un paio d’ore.
Staccare pezzi di pasta e farne con le mani dei filoncini del diametro di un cm circa: dividerli in pezzi regolari e richiudere ognuno a ciambella. Passarne la superficie nello zucchero semolato giá a portata di mano in un piatto e disporre i biscotti sulla placca foderata di carta forno. Cuocere a 180-200 gradi per una ventina di minuti e fino a doratura.

giovedì 10 aprile 2008

La pasta da choux di Pierre Hermé

choux


Aerei e voluminosi...cosí vorremmo che venissero sempre i nostri choux. Questa ricetta è assolutamente degna di fiducia - arriva dal Larousse des Desserts e l'ho fatta diverse volte con soddisfazione, con leggere modifiche - e vi spiegheró anche qualche piiiiccolo trucchetto per evitare qualsiasi rischio di flop. E poi...voglia di una farcitura di crema pasticcera? La ricetta è qui. :)

per 500 gr di pasta (una quarantina di choux medio-piccoli)

acqua 8 cl
latte fresco intero 10 cl
sale 1 cucchiaino da caffè
zucchero 1 cucchiaino da caffè
farina gr 100
uova 3
burro gr 75

Allora...siccome ho un pó di dimestichezza con questo impasto, stavolta mi è girato di invertire le dosi di acqua e latte (in poche parole: latte 8 cl e acqua 10 cl). Invece, non ho avuto la buona idea di riflettere sulle quantitá di uova e farina...Mi spiego: a differenza del solito, in frigo avevo uova belle grandi e, come da ricetta, ne ho usate tre. Fatto sta che, al momento di incorporare il terzo uovo, ho giá avuto ocme il presentimento che la pasta non sarebbe rimasta soda al punto giusto. Sospetto confermato: a fine lavorazione, il 'ciuffetto' in cima alla pasta che ci dice se è perfetta, anzichè restar su si adagiava mollemente su sè stesso, grrr! ;) Ovviamente sono andata avanti e sono venuti abbastanza bene, ma anzichè svilupparsi in verticale sono rimasti un pó bassi. A parte questo nessun inconveniente rilevante. The bottom line: se le uova sono medio-piccole, avanti senza problemi; in caso contrario, aggiungere le prima due uova ed infine nel caso solo il tuorlo del terzo uovo, e l'handicap dovrebbe essere superato. Fatemi sapere! :)

Disporre acqua e latte in una casseruola; agiungere sale, zucchero e burro. Portare ad ebollizione mescolando con una spatola in legno. Aggiungere in un solo colpo la farina setacciata e mescolare energicamente finchè il composto non si distacca dalle pareti e dal fondo del recipiente; poi mescolando ancora ed abbassando la fiamma, lasciare un paio di minuti ancora sul fuoco. Passare l'impasto in una ciotola, intiepidire e cominciare ad aggiungere le uova uno ad uno incorporando ciascun uovo prima di unire il seguente. Lavorare ancora la pasta con energia e pazienza - credo proprio che il robot o il ken possano essere d'aiuto - finchè non è omogenea e vellutata. Questo passaggio è fondamentale per favorire lo sviluppo della pasta in cottura. Poi, con un sac à poche - non fate come me che stavolta ho usato il cucchiaino..;) - deporre piccole quantitá di pasta sulla placca rivestita di carta e cuoere al centro del forno a 210 gradi circa per una ventina di minuti circa, sorvegliando la cottura.

martedì 8 aprile 2008

Post-bis

Due post in un giorno, mi sa che non capita mai piú. L'edizione straordinaria è dovuta al premio assegnatomi da Nino (grazie mille ancora!) e che io, per par condicio ;) - si puó dire a qualche giorno dalle elezioni? - attribuisco idealmente ad ognuno di voi: tutti quelli che passano, che ripassano, che commentano o restano in silenzio. Questa è una buona occasione per ringraziarvi tutti quanti!

p.s. Non sono riuscita a trovare una foto carina - reale, non un disegno - di foca che non fosse protetto da copyright. Qualcuno è cosí gentile da prestarmela? :)

Fagottini agli ortaggi

fagottini agli ortaggi

Oggi un'ideuzza veloce e sciué sciué, antipasto o aperitivo, fate voi! Noi ci abbiamo cenato perció ho solo dimezzato le dosi, originariamente per 6 persone. Adattata dal numero di maggio 2007 de La Cucina Italiana. La foto è orenda ;). Un giorno avró un banco ottico!

pasta sfoglia gr 200
asparagi, carote, zucchine in dadolata: circa 200 gr
prosciutto cotto+scamorza (o formaggio filante) a dadini: gr 100 in totale
mandorle a lamelle 1 cucchiaio
uovo 1
olio evo/sale e pepe

Saltare in pochissimo olio le verdure per qualche minuto, salare e pepare. Stendere la pasta sfoglia, cospargerla con le mandorle,piegarla a metá e ridistenderla ad uno spessore di mezzo cm scarso, poi tagliarla in quadrati. Pennellare i quadrati con l'uovo battuto, disporli in uno stampo multiplo da muffin (senza imburrare) e riempirli con la dadolata di verdure, prosciutto e formaggio. Sollevare i bordi incrociandoli a mó di fagottino, pennellare con l'uovo rimanente ed infornare per 15-20 min a 200 gradi (per me a 220, ad una temperatura inferiore il mio forno avrebbe 'sciolto' la pasta sfoglia impedendole di cuocere). ¡Qué aproveche!


giovedì 3 aprile 2008

Un fiore di ragazza

ciclamini rosa

Non io ma la persona che rivolgendosi a me dice: ''sono qui per donarti un premio, a mio dire molto speciale.
speciale come te che al di la di quel monitor mi regali una moltitudine di ricette stupende, e anche se non so molto di te, mi fido!..''

Queste le parole di Claudia. Cla, sei un tesoro :). Ti ringrazio e accetto con gioia. Sai cosa? Dovremmo ritrovarci 'scittate' al sole della tua Sicilia a leggere insieme il nostro eroe Montalbano. Il massimo dalla vita!
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I miei due vanno a Monica 'La zuccheriera' e Adele 'Violamelanzana', miei chouchou fin da quando ho iniziato a 'bloggare' :)

Feliz fin de semana!

Il regolamento
Questo premio non vuol'essere un famelico scambio link. E' per questo motivo che ogni BlogAutore che lo riceverà potrà a sua volta premiarne soltanto altri 2..DUE..Blog..Dovrete semplicemente dare una motivazione al premiato. Sono esclusi tutti quei blog che si occupino di pedofilia-razzisti-offensivi-e altra spazzatura varia... Il premio verrà ritirato su questa pagina (non vi sono vincoli sul posizionamento lo potrete inserire dove vi è più consono )Quando si sarà accettato il Premio ed esposto sul proprio Blog si prega di segnalarcelo tramite commenti.

martedì 1 aprile 2008

La delizia di limone,

delizia al limone

pensando a Sal de Riso. Dico 'pensando' perchè ho preso la ricetta da un forum adattandola un pó, perció sicuramente non rispecchia l'originale al 100%. Sta di fatto che sono andate via come il pane durante il pranzo di Pasqua :).
Si tratta di uno dei numerosi dolci che hanno fatto conoscere il pasticcere anche all'estero, e uno dei suoi cavalli di battaglia. Ma quando riusciró ad andare a Minori ad assaggiare qualcuna delle sue creazioni? Se fosse vero che il mondo è piccolo mi basterebbe girare l'angolo :P.
Dunque dunque, tornando alle delizie (anzi, delizzzie, chè una z sola non basta), ho preparato il pan di spagna in anticipo cosí come le scorzette di limone candito. Volevo una base molto soffice quindi ho ridotto la quantitá di farina - rispetto a questa ricetta per esempio - ed il risultato è stato soddisfacente. La farcitura si compone di una crema al limone genere lemon curd, 'tagliata' poi con mezzo litro scarso di crema pasticcera (la ricetta qui) : ho usato questa crema anche per coprire le delizie, unendovi della panna montata molto leggermente. Il risultato è piu lucido di quello che si trova generalmente in pasticceria per via della ridotta quantitá di panna, ma a me piace cosí! :)

la base (per 15-20 delizie)
6 uova
150 gr zucchero
scorza di 1 limone grattugiato
100 gr farina
1 cucchiaino lievito polvere

la crema al limone
2 uova
60 gr zucchero
60 gr burro
succo + scorza di 2 limoni

la bagna
100 ml acqua
100 ml limoncello
50 gr zucchero velo

il limone caramellato
zeste di 2 limoni ricavate con il rigalimoni

inoltre:
200 ml circa panna

Per il pan di spagna, montare a nastro chiaro con le fruste tuorli e 100 grammi di zucchero. Montare gli albumi a nevi e terminare sempre montando con lo zucchero rimanente. Aggiungere ai tuorli il limone, la farina setacciata, gli albumi mescolando dal basso verso l'altro delicatamente ed infine il lievito incorporando con cura tutti gli ingredienti. Imburrare gli stampini semisferici e riempirli a metá con il composto. Infornare a 180 gradi circa per una ventina di minuti. Raffreddare e sformare.
Per la crema, filtrare il succo di limone e bollirlo con le scorze, poi eliminarle. frullare uova e zucchero, aggiungere burro a pezzetti e succo di limone. Portare sul fuoco e far addensare.
Per preparare la bagna far bollire gli ingredienti per 5 minuti, filtrare e lasciar intiepidire.
Preparare anche la crema pasticcera e farla raffreddare.
Per le scorze caramellate, sbianchire bollendo per due minuti le scorze partendo dall'acqua fredda, poi sobbollire per 15 min in 10 cl acqua e 50 gr di zucchero; far raffreddare. Mescolare le due creme con cura. Poi, con un sac à poche farcire le delizie una ad una dal basso - non occorre inciderle prima in nessun modo - ed inzupparle leggermente con la bagna. Unire la panna poco montata alla crema rimanente (se necessario, renderla piú fluida con del limoncello o poca panna liquida) ed irrorare con questa le delizie disposte eventualmente su una gratella. Decorare con ciuffetti di panna ed il limone caramellato.