martedì 27 maggio 2008

La lunga strada verso casa





Roma boccheggia, ed io con lei. Nel giro di due giorni, le temperature si sono alzate cosí tanto che, se attraversi un quartiere 'etnico' come Marconi nel modo in cui faccio io quotidianamente, pensi di essere a Bangkok piuttosto che a Kuala Lumpur, con l'unica differenza che puoi rifugiarti da Feltrinelli, sul viale, e beccárti felice un getto di aria condizionata capace di lasciarti rattrappito per la cervicale un'intera settimana. Nel tratto che faccio a piedi con le fauci piú secche del Kalahari penso alla fontana perennemente aperta di via Alessandro VII (sissignori, qui si fanno nomi e cognomi) che per la prima volta da quando l'ho vista mi appare in tutta la sua provvidenziale utilitá, mentre il sole all'orizzonte mi accoglie pallido e stemperato di grigio, degno di quei pomeriggi d'agosto che a Roma non ho visto ma che immagino piú o meno cosí. Ho i piedi gonfi, sono puzzolente di pesce fino al midollo (giá, a scuola ne abbiamo esaminato, eviscerato, manipolato, cotto, lessato e fritto per tutta la giornata). Dura la vita dell'aspirante cuoco! :)

lunedì 26 maggio 2008

Gâteau basque



gâteau basque

Eccomi di ritorno! Ad un mese dal trasferimento a Roma, e adesso che il periodo di assestamento è passato, ho ripreso a cucinare anche a casa nel weekend :)
L'ispirazione arriva da qui :D, perchè com'era naturale, il gâteau basque preso a Biarritz si era guadagnato il suo bravo posticino nella lista delle ricette da riprodurre a casa. Due mesi son passati ma alla fine ce l'ho fatta a metter mano all'impresa! E mi pare giusto parlarne subito, anche per riprendere il discorso interrotto nell'ultimo post :)
Come si puó immaginare, questa preparazione prevede numerose varianti: quella considerata pú autentica avrebbe come farcitura le ciliege nere di Itxassou, localitá in Aquitania dove il frutto è festeggiato anche con un evento annuale. Tuttavia, esiste anche una versione alla crema (assaggiate entrambe, bien sûr! :) per non parlare poi della pasta che funge da involucro, che puó essere arricchita di volta in volta con mandorle o nocciole, avere piú o meno burro. In questo mare magnum di informazioni, ho comparato diverse ricette ed ho cercato di venir fuori con qualcosa le cui proporzioni tra i diversi ingredienti incontrassero il mio gusto. Ecco il risultato tenuto conto che avevo a portata di mano delle belle ciliege arrivate dritte dritte dalla Puglia...

per uno stampo da 26 cm circa:

burro pomata gr 140
zucchero gr 140
polvere di mandorle gr 100
tuorli 2 (uova grandi) 
farina gr 300
lievito in polvere gr 4 (circa mezzo cucchiaino)

la farcitura:

latte fresco intero 1/4 di litro
tuorli 2
zucchero gr 50
scorza di limone non trattato
farina gr 30
ciliege snocciolate gr 300 abbondanti
zucchero gr 50 (per le ciliege)

e ancora:
1 tuorlo per dorare

Per la pasta, mescolare farina, farina di mandorle e lievito. Battere il burro con lo zucchero ed aggiungere i tuorli, incorporare bene e terminare con gli ingredienti secchi prima mescolati. La risultante deve avere una consistenza simile alla frolla. Avvolgere in carta trasparente e lasciar riposare in frigo un'oretta. Passare alla crema: scaldare il latte con la scorza di limone - solo la parte gialla - ed eventualmente lasciare le scorze un pó in infusione nel latte. Battere tuorli e zucchero in una casseruola, aggiungere la farina, mescolare ed unire il latte caldo dopo aver eliminato le scorze. Portare sul fuoco e lasciar addensare, raffreddare. Mettere le ciliege in un pentolino, aggiungere lo zucchero e circa 150 ml d'acqua, calcolare cinque minuti circa di cottura dal momento dell'ebollizione. Trasferire le ciliege in un colino per asciugarle e raffreddarle. Lo sciroppo risultante puó essere lasciato ancora a sobbollire a fuoco basso, e ridotto di circa la metá puó essere utilizzato per decorazioni dolci o anche salate.
Ungere di burro la tortiera e accendere il forno a 200 gradi. Dividere l'impasto a metá e stenderlo con il mattarello. Foderare la tortiera con una delle due parti, tenendo i bordi leggermente piú alti. Stendere sull'impasto la crema ormai fredda e distribuirvi le ciliege. Ricoprire con l'altra metá di impasto steso, saldare i bordi. Spennellare la superficie della torta con il tuorlo battuto con un goccio d'acqua ed infornare per 25 minuti circa, coprendo eventualmente con alluminio se dovesse colorarsi troppo in fretta. 
Nota: dopo la cottura ho aspettato prima di sformarla: il dolce è friabile e a rischio 'collasso' ;). Eventualmente per facilitare l'operazione si puó utilizzare uno stampo con cerchio apribile.


giovedì 22 maggio 2008

Dreams can come true (I sogni possono avverarsi)




datterino

Ero una bambina che desiderava piú di ogni altra cosa al mondo il dolce forno Harbert (miiiitico, ve lo ricordate?). Oggi è stata una giornata di lavoro splendida, grazie a questo signore, subito votato all'unanimitá come uno dei migliori insegnanti che avremo la fortuna di avere. È carismatico, è 'maestro' nel vero senso della parola, è cool! Il gruppo si è mosso fluido ed efficace, mentre lui dirigeva alla stregua del migliore dei direttori d'orchestra...Mesi fa, armandomi di coraggio 'affrontai' la delicata esperienza di preparare dei pomodori confit seguendo una sua ricetta, recuperata sul web. Mai avrei potuto immaginare che l'autore della ricetta, alle novemmezza di oggi, mi avrebbe parato davanti una enorme boule del tondo e solare ortaggio, assegnandomi il compito di eseguire la preparazione :) Mentre scottavo, pelavo e riducevo in petali sotto lo sguardo vigile ma bonario del nostro, confusa e felice, vedevo una bambina che tanti anni fa con la paghetta settimanale comprava Guidacucina preferendolo al giornale di Barbie, e dal parrucchiere con la mamma ritagliava avidamente gli inserti di ricette pubblicati da Gioia e Grazia e pensavo...Dreams can come true! :)

giovedì 1 maggio 2008

Cartolina da Biarritz

(Bi)arritz

Nooo tranquilli, non è che saltabecchi da un posto all'altro come una cavalletta ;), è solo che siamo stati per una visita-lampo nella zona dei Pirenei che si affaccia sull'Atlantico, e appunto a Biarritz, i primi di aprile, e dato che sognavo di andare a curiosare lí da tanto tempo non potevo non farvi partecipi di questo piccolo weekend all'insegna del relax e della scoperta.
Per fare il bagno, nonostante il tempo relativamente bello era un pó troppo presto, almeno per me che amo le calde acque del Mediterraneo ;) - diverso per gli inglesi visti in spiaggia, ben piú spregiudicati visto che tanti stavano lí coi torsi bianchicci all'aria - ma dato il mono (espressione gergale spagnola che significherebbe piú o meno 'stato di astinenza', in questo caso astinenza dalla spiaggia) che avevo addosso, è stato uno stupendo anticipo di bella stagione.
Biarritz, per quello che ho avuto modo di vedere, è una cittadina dove i locali ti accolgono col sorriso (in Francia??!!) ed i prezzi sono piú miti di quanto ci si potrebbe aspettare (è vero che era bassa stagione, ma Biarritz è pur sempre Biarritz!). Insomma, è stato particolare sentirsi subito 'a casa', cosa che non mi succede a Parigi :).
Siamo stati a Capbreton e Seignosse, frequentatissima quest'ultima da kite-surfer arrivati quel pomeriggio piú o meno alla spicciolata verso le 5 per lanciarsi sulle onde - la zona è molto conosciuta tra i giovani per questo - e soprattutto, stando in albergo in centro, abbiamo avuto modo di gironzolare un pochino per il mercato - Les Halles - carino e soprattutto aperto tutte le mattina domenica compresa, e uscire la mattina non troppo tardi per procurarci una bella colazione mischiandoci alla gente del posto: un must quando viaggio! Alla pasticceria Loubère abbiamo mangiato ottimi pain au chocolat preparati dall'omonima famiglia che gestisce il locale, fatti con il cioccolato Valrhona e accompagnati da un café au lait abbondantissimo e iperbollente come piace a me (anche se magari non troppo ortodosso...;) Puro piacere!
Bon bon, ecco gli indirizzi dell'albergo e della panetteria-pasticceria in questione :)

Hotel Alcyon
8 rue Maison Suisse
64200 Biarritz

Pâtisserie Loubère
11 rue Larralde (anche in 55 av Verdun)
64200 Biarritz

Mi intrufolo a posteriori per dire che ho cercato in tutti i modi la web dei Loubère ma senza successo. Non vi resta che andare a Biarritz e provare i loro dolci!;)