venerdì 28 settembre 2007

E poi basta




Per dire definitivamente addio (sigh!) all'estate e dare il benvenuto al weekend, un post dedicato agli assaggi golosi in quel delle Marche...
Il primo: maccheroncini di Campofilone ai frutti di mare, il locale si chiama Ti Oro ed é un bar-ristorante sulla spiaggia a Porto Sant'Elpidio scelto un pó a caso ma...che bontá! Link al web: non disponibile sembrerebbe, li ho cercati un bel pó ma niente da fare.
Il dolce: zuppa inglese, ristorante Da Emilia a Portonovo. Fine giornata in spiaggia, macchina fotografica al seguito e voglia di scoprire immagini. Oltre a quelle abbiamo scoperto un posto di tradizione (peraltro segnalato da L'Espresso, Gambero Rosso ed altri) e con una terrazza sul mare incantevole. Una perfetta, piccola esperienza. Buon weekend!

mercoledì 26 settembre 2007

Helado de leche merengada


Qui in Spagna, la leche merengada (o per dirla in italiano, letteralmente latte meringato) é un classico, perció ho voluto adattarne la ricetta per preparare un gelato, e giacché ieri ho cominciato con le dediche, mi sembra giusto continuare e postare in onore di Maria, madrileña, (hola chiqui, ¿qué tal? :P) entrata tra le mie amicizie quasi due anni fa e sicuramente destinata a rimanervi :)
Per creare una piccola variante ho sostituito parte del latte con del latte condensato, che dá al risultato finale un sapore abbastanza caratteristico e che trovo golosissimo.

ml 250 latte fresco intero
ml 250 panna
ml 100 latte condensato
2 albumi

1 stecca di cannella
scorza di un limone non trattato
gr 70 zucchero

Portare a ebollizione il latte con la panna, lo zucchero, la stecca di cannella e la scorza di limone (mi raccomando, solo la parte gialla!) Lasciare un paio d'ore (o meno a seconda del tempo a disposizione) in infusione e poi eliminare cannella e limone. Quando il composto si é intiepidito, aggiungere il latte condensato e gli albumi montati a neve con delicatezza. Mantecare in gelatiera come al solito e lasciare un'oretta in freezer prima di servire.

Ma in Italia? In Italia ormai il latte condensato si trova abbastanza facilmente ovunque, commercializzato dalla Nestlé.

lunedì 24 settembre 2007

Alfajores con dulce de leche



Della mia passione per il dulce de leche, quella che in Francia chiamano confiture de lait, credo di aver giá accennato in qualche occasione. Non potevano mancare allora questi dolcini golosissimi e dalla consistenza sablé (scusate, in italiano non mi viene nulla :P) grazie all'utilizzo dell'amido di mais, diffusissimi in tutto il Sudamerica con tante varianti. Per me ho scelto dopo aver saltabeccato su diversi siti, la ricetta di majuluta, che dedico a Luisina (si cariño, ¡justamente a ti! Te comenté que iba a haber una sorpresa...) argentina di origini italiane e mia carissima amica.

i biscotti:
200 gr burro
100 gr zucchero
3 tuorli
1 cucchiaio cognac
scorza di 1 limone grattugiata (io ho usato dell'estratto di limone in mancanza di limoni non trattati)
260 gr amido di mais
170 gr farina
2 cucchiaini lievito in polvere
1/2 cucchiaino bicarbonato

la farcitura:
200 gr circa dulce de leche

cocco grattugiato

Setacciare fecola, farina,lievito e bicarbonato.
Sbattere a crema burro e zucchero, poi aggiungere i tuorli uno ad uno mescolando bene dopo ogni aggiunta; aggiungere cognac ed eventualmente la scorza di limone, poi con una spatola aggiungere gli ingredienti secchi ed uniformare l'impasto. Lasciare in frigo un'oretta al fine di stabilizzarlo.
Riprendere e stendere a mezzo cm circa, poi con uno stampino o un bicchiere ricavare dischi del diametro preferito; io ho optato per una grandezza medio-piccola, fa piú carino :) Per essere piú precisi, ho calcolato 4-5 cm di diametro per ciascun biscotto.
Disporre su una placca rivestita di carta forno e lasciare ancora in frigo una decina di minuti; infornare circa 15 minuti a forno medio, senza perderli di vista poiché non devono dorarsi.
Lasciar raffreddare e farcire due a due con il dulce de leche. É anche possibile conservarli in un contenitore adatto, di latta magari, e procedere alla farcitura in un secondo momento.
Infine rotolarli nel cocco grattugiato. Slurp!

mercoledì 19 settembre 2007

Dove, l'estate scorsa - parte seconda






Finalmente siamo di nuovo collegati alla grande madre di tutte le reti (internet, no?) e finalmente posso raccontare un pó quel che resta delle vacanze dell'estate appena passata.
Fine agosto, un bel giro nelle province di Ancona e Macerata, tempo non proprio meraviglioso, ma nella vita non tutto é perfetto, giusto?

Si comincia con Sirolo, localitá all'interno del Parco del Conero e bollino arancione del Touring Club insieme, tra le altre, a Numana e Portonovo. Il paesino é arroccato in posizione privilegiata, poiché dalla piazzetta al centro si gode di un panorama suggestivo sulla costa rocciosa. Come praticamente tutti, anche noi non ci siamo fatti sfuggire il piacere di caffé e spuntini presi all'ombra del campanile lí sulla piazza Vittorio Veneto. Un piacere semplice ma per noi impagabile, ed in piú a portata di mano perché eravamo alloggiati praticamente lí all'angolo!
Alle spiagge si arriva a piedi con un sentiero scosceso (ma occhio, bisogna essere allenati!) oppure con un servizio di bus urbani comodissimo, che ti porta fin quasi agli stabilimenti su un percorso off limits per le auto, cosa che spiega forse la completa (che sollievo!) assenza di rifiuti e cartacce nei boschi ai lati della strada, troppo spesso brutta cartolina della scarsa civiltá di molti di noi. Insomma, nonostante le nuvole ed il vento che batteva la costa durante quei giorni e che non ci ha consentito l'escursione alla spiaggia delle Due Sorelle Sirolo é stata una bellissima scoperta, cosí come Portonovo, circa 10 km piú a Nord, che abbiamo raggiunto dopo una breve sosta al belvedere di Poggio di Portonovo, suggestivo anche con la bruma che saliva dal mare grazie al fatto che da lí lo sguardo abbraccia una prospettiva a 360 gradi, fatta di costa rocciosa, mare e colline verdi tutto intorno (e questo albergo, che giá solo visto dall'esterno mi dice proprio bene :)
Prima di abbandonare la zona del Conero con la mia lacrimuccia d'ordinanza, le escursioni: Osimo tra le altre. E ad Osimo siamo capitati qui, dalla gentilissima Patrizia, patron nonché moglie di Antonio Tombolini aka simplicissimus, ideatore tra l'altro dell'iniziativa IVLPN (ricordate?)
Con competenza, e la passione che traspare dalle parole di chi ama il suo lavoro, Patrizia ci ha 'raccontato' l'enoteca e ci ha fatto assaggiare ottimi prodotti (toma d'alpeggio, un pecorino al tartufo, del salame di Fabriano coi fiocchi). Da parte nostra, consci dell'occasione rara, ci siam portati via dei lini stupendi che lei utilizza anche per vestire le sue tavole.
Via dal Conero, siamo stati qualche giorno qui ospiti della deliziosa Eileen e di sua figlia Erica (e dello shi-tzu Napo, del meticcio Luna e del gatto, Eddy-detto-chi-l'ha-visto). L'agriturismo si trova a San Ginesio, un paesino affacciato sui Monti Sibillini che é un tuffo nel Medioevo: poche tracce dei costumi di oggi ;), da ritrovare solo nei due o tre bar-ristoranti in piazza e nella pizzeria al taglio dove ci siamo rifugiati all'arrivo, increduli peraltro visto che per un onesto trancio di pizza, ad agosto ci siam sentiti chiedere 90 centesimi. Roba d'altri tempi, appunto.
Dopo i primi attimi di inquietudine (il posto é isolato) ci siamo lasciati andare ad un weekend dal sapore bucolico ed ai racconti di Eileen e della sua incredibile famiglia irlandese, coccolati dal verde delle colline e da una piacevole colazione con tovaglie bianche e candelabri d'argento. L'ultima mattina, guarda un pó! Il sole ha ripreso a splendere e ci ha accompagnato sulla strada verso casa, facendoci guardare indietro giá con un pó di nostalgia...fino al prossimo viaggio :).

martedì 18 settembre 2007

Avanzi




Oggi sono un pó inc***. Blogger va in errore, ed i miei maldestri tentativi di migliorare l'aspetto del blog mi hanno soltanto fatto perdere dati e pazienza. Uffa! É uno dei momenti in cui penso di mandare tutto a quel paese...Staremo a vedere.
Nel frattempo, tiro fuori gli avanzi. In senso figurato, visto che la ricetta e la foto sono state fatte in Italia ad agosto. Ma siccome si tratta di una co-produzione con mammá e con la sua ricetta personale, prima o poi volevo condividerle queste belle crêpes-fagottino con spinaci e ricotta in due versioni, con e senza besciamella. Voilá.

le crepes
uova 3
farina gr 80
latte ml 200 circa
sale
olio evo un paio di cucchiai

il ripieno
ricotta gr 300
grana grattugiato 2 cucchiai
spinaci gr 300
sale-pepe-noce moscata
amaretti pestati 2 cucchiaiate
scamorza (o altro formaggio a pasta filata) gr 200

inoltre
fili d'erba cipollina
besciamella gr 300

Preparate l'impasto per le crepes come al solito, poi lasciatelo riposare una mezzoretta.
Cuocetele in una padella unta con pochissimo burro, un mestolo per volta, ed impilatele su un piatto piano. Per il ripieno, lessate brevemente gli spinaci mondati e riduceteli in crema con il mixer (oppure spezzettateli con una forchetta) ed uniteli agli altri ingredienti mescolando finché il ripieno non é omogeneo. Distribuite un cucchiaio abbondante di ripieno e della scamorza a pezzetti o lamelle al centro di ogni crepe e richiudetele sollevando i bordi a mó di fagottino e legandoli al centro con l'erba cipollina. Volendo passare al forno a gratinare, disponete i fagottini in una teglia imburrata ed irrorateli di besciamella.

lunedì 10 settembre 2007

Dove, l'estate appena trascorsa - parte prima






Sono riuscita a collegarmi, in qualche modo (non chiedetemi come! non é perfettamente, ehm, legale ;) e quindi parto finalmente con qualche foto (ché i luoghi da nn dimenticare, ahimé, sono finiti in qualche scatola, ridotti in marmellata di carta insieme a tutto il resto al momento del trasloco) dell'isola de mi corazón, Ibiza!
Son passati due mesi e piú da quando ci siamo stati, ma mi sembrava che fosse comunque carino condividere qualcosa di questo posto che mi piace ogni volta di piú e che non é solo discoteche e sballo, tutt'altro! Io amo quell'anima dell'isola un pó nascosta, dalla bellezza che si apre allo sguardo se si é disposti a spingersi un pó piú in lá su sentieri polverosi che normalmente non si prenderebbero troppo in considerazione. Ció non toglie che gli spot in questione siano frequentati...qui il passaparola ha la sua importanza :)
Le foto arrivano dalle mie spiagge preferite, Cala Jondal e Cala Comte. I luoghi da non perdere: il beach bar-ristorante Yemanja a Cala Jondal, il Sunset Ashram a Cala Comte. Vagamente chic il primo, piú hippy il secondo, ma difficile non innamorarsene e andar via senza la voglia di tornare quanto prima!
Côté gourmand,
al Yemanja si corre il rischio di non essere in grado di fare il bagno per tutta la giornata, poiché la cucina é ottima, e i drink e le sangrie pure. Chill out feeling e tramonti meravigliosi...madre mía, l'estate prossima quando arriva?


martedì 4 settembre 2007

Panico!


Senza linea telefonica, e quindi senza internet perché abbiam cambiato casa e i signori di Telefonica (l'equivalente di Telecom in Italia) ci dicono che avranno il piacere di esaudire la nostra richiesta tra un mese circa (!!!), mi sento isolata dal resto del mondo. Ma mi dico, prima come facevamo??
Piú su, una delle tante immagini che mi sono rimaste nel cuore quest'estate. Non vedo l'ora di condividerne altre!