martedì 5 febbraio 2008

Ed ecco il pane della nutella col pane

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Questa ricetta, di cui ho scoperto la storia grazie ad Elena, é stata per me una specie di illuminazione. Non sono nuova a esperimenti di panificazione che mi hanno dato, in generale, risultati decenti, ma questo va oltre, perché tutto quello che chiede all'aspirante fornaio é di essere lasciato circa ventiquattr'ore in pace, tranquillo nella sua scodella col tempo che serve a quel grammo di lievito utilizzato di fare un egregio lavoro :). A chi l'ha inventato, grazie! 
Finalmente ho detto addio a orribili baguette industriali schiaffate di 'miglioratori' che non migliorano un bel niente visto che il giorno dopo quella stessa baguette si puó usare come un oggetto contundente, e dato il benvenuto ad un pane che, oltretutto, dopo le prime prove lascia un certo margine di libertá quanto a mix di farine ed aggiunte di semi :). Quanto al rischio di effetti collaterali, direi che a me sta creando dipendenza. Menomale che la prova costume per ora é lontana!

In questo caso, ho utilizzato farina 00 e semola di grano delle mie parti, con l'idea di rievocare nella mia testa immagini familiari dell' antico e splendido rituale settimanale del pane - rappresentato da una sorta di grande 'scatola' in legno che in Puglia mamme e nonne usavano per impastare e custodire i tagli prima della cottura.
Allora, andiamo?

No-knead bread/Pane senza impasto

gr 300 farina 00
gr 200 semola rimacinata di grano duro
gr 350 circa di acqua tiepida
1 cucchiaino sale
1 cucchiaino malto (miele nella ricetta originale: io l'avevo finito!)
1 grammo di lievito secco o circa il doppio di lievito di birra fresco
semi a piacere (sesamo nel mio caso)

Setacciare le farine insieme in una ciotola capiente, poi mescolarle con il lievito. Aggiungere il malto o il miele al centro. Sciogliere il sale nell'acqua - io faccio sempre cosí quando preparo cose a base di lievito, anche se la ricetta dice di fare altrimenti -, e versarla nella ciotola poco a poco partendo dal centro, ed incorporando via via la farina. L'impasto deve essere morbido ed appiccicoso: nella mia esperienza, in un paio di occasioni ho dovuto aggiungerne goccia a goccia un pó di piú della dose indicata. Quando la pasta é amalgamata - io in genere impasto a mano non piú di 5 minuti - coprire la ciotola e lasciare a riposo 24 ore a temperatura ambiente*. Se avete l'impastatrice, fantastico! A occhio e croce un paio di minuti basteranno. Dopo, con le mani infarinate riprendere l'impasto, disporlo su un piano ben infarinato-meglio se con la semola - e cospargerne la superficie col sesamo. Poi, con gesti decisi, sollevare con le dita i lembi dell'impasto e riportarli al centro in modo da 'racchiudere' i semi all'interno ed avere una bella pagnotta tonda. Rimettere nella ciotola infarinata e lasciar lí da due a tre ore. Infine, scaldare il forno a 250 gradi e disporvi sulla gratella, vuota, la teglia che useremo per la cottura; poi disporvi la pagnottella - attenti alle scottature! - praticare uno o due tagli profondi ed infornare mezzora circa. Sformare per evitare che il vapore rimanga imprigionato rendendo la base del pane meno croccante.

* Le ultime due volte, giusto per portare il procedimento alle estreme conseguenze in termini di lentezza della lievitazione ;)-ho tenuto l'impasto in giro circa da 10 a 12 ore, poi ho messo in frigo altrettanto a lungo. In breve: impastando la mattina del sabato, si esce di casa magari giusto? Al ritorno o comunque alla fine della giornata si mette in frigo la pasta e la si toglie al mattino successivo, per poi lasciare che riprenda temperatura un'oretta. Poi si continua il procedimento a partire dall'aggiunta eventuale di semi. Poi, la domenica a pranzo sfornare il nostro pane sará un'esperienza niente male :D

14 commenti:

unika ha detto...

a parte i semini...questo pane è fantastico.....ora devo lavorare ma alle due e mezza impasto.....se ho capito bene devo lasciare l'impasto a lievitare fino a domani alla stessa ora.....poi faccio la pagnotta e lo lascio un altro paio d'ore e la sera ho un bel pane fresco e croccante:-) lo lascerò coperto da uno strofinaccio di cucina e lo metto sul tavolo della sala...va bene cosi? spero mi risponderai presto perchè io alle due e mezza comincio a preparare l'impasto:-) grazie:-)
Annamaria

angie ha detto...

@Annamaria: Ommammamia, spero di non essere in ritardo! ;) Comunque si, hai capito perfettamente :) Prendi anche in considerazione la seconda opzione, cioé tenere l'impasto in frigo per una parte del tempo come ho suggerito nella ricetta, non te ne pentirai:)
Fammi sapere se hai dubbi strada facendo, e dimmi com'é andata!

angie ha detto...

***Nella ricetta ho dimenticato una cosa! Prima di infornare, spolverare il pane di farina, o come faccio sempre, semola.*** Ok Annamaria?

Anonimo ha detto...

What a wonderful bread, Angie! Wish I had a little piece with my espresso :)Your photo is nice as well.
I've added you to my link list.

unika ha detto...

angie....ok....tutto perfetto allora.....poi posto la foto e vediamo se son riuscita:-)grazie di tutto

Gloricetta ha detto...

Ho letto di questo pane su diversi blog...ma la tua spiegazione mi ha davvero invogliata a provare.Ti farò sapere. Glò

maricler ha detto...

Bentornata, carissima Angie! Questo pane lo dovremmo provare anche noi...

Michelle | Bleeding Espresso ha detto...

Sì sì! La ricetta! Grazie mille :)

Monique ha detto...

metterla in frigo ferma la lievitazione?non ho capito..

unika ha detto...

Angie.....il tuo pane è riuscito perfettamente......sei fantastica....grazie di tutto...se vuoi vederlo è nel mio blog:-)
Annamaria

ComidaDeMama ha detto...

Angie sono felice che ti sia piaciuto questo pane.
Anche io non compero più il pane semi cotto e riportato in vita con una botta di forno del supermercato.

Rose Levy Beranbaum (The bread bible) sarebbe felice della tua variante in frigorifero, perché sostiene che questo passaggio ne aumenti ancora di più il sapore.

Vado subito ad aggiornare con la tua ricetta il post.

ComidaDeMama ha detto...

annamaria unika
non riesco a trovare il tuo blog, sul tuo profilo blogger non compare l'indirizzo e se ti cerco via google con il nickname UNIKA viene fuori il blog in spagnolo di una tua omonima.
Puoi segnare qui nei commenti il link al tuo blog? o al post del pane che hai fatto? mi piacerebbe vederlo e includerlo nella lista di chi ha provato a fare questo pane.
Ciao e grazie,
comidademama

unika ha detto...

certo comidademma:-)
http://ipiaceridellavita.myblog.it/

angie ha detto...

maryann: sorry took so long to resume posting...I've been sick and quite miserable during the last few days ;). Thanks for the link! Will add yours to my sidebar too :)

gloricetta:aspetto notizie Gló!

maricler: bentrovata carissima! Io invece dovrei decidermi a cimentarmi con la vostra pizza a 60 ore...

bleeding espresso: promessa mantenuta :)

monique: si, rallenta la lievitazione consentendo all'impasto di 'esprimersi' ancora di piú...l'ho imparato da Peter Reinhart :)

elena: mi sembra stupendo il fatto che questa ricetta stia facendo il giro del mondo attraverso i blog. Grazie ancora!:)